Recensioni
CATHUBODUA – Interbellum
Secondo album per i Cathubodua, band belga dedita ad un power metal di stampo neoclassicheggiante con sfumature epiche e folk. Interbellum, così si intitola il platter in questione, contiene sei tracce per un totale di poco più di trenta minuti di musica. Si avete capito bene poco più di trenta minuti di musica. Cercherò di non lasciarmi influenzare da questo aspetto nel mio giudizio ma di certo bisogna dire che il disco è troppo corto per poter essere quasi considerato tale.
Ed è un peccato perché il sound proposto dai nostri non brillerà certo per originalità ma si difende bene in quanto a partiture ed arrangiamenti orchestrali ben equilibrati, ritmiche ben organizzate, il tutto miscelato dalla bella voce di Sara Vanderheyden sempre grintosa al punto giusto alternando brevi interventi di voce lirica. Anche le parti in blast beat che ogni tanto fanno capolino all’interno di alcuni pezzi, pur non rappresentando più un plus visto il largo utilizzo che ne fanno le band attuali, tuttavia evidenziano doti tecniche di tutto rispetto da parte dei musicisti.
Un plus per i Cathubodua invece è rappresentato dalla presenza in formazione del violinista Arvid Vermote che dona alle partiture di Interbellum un retrogusto barocco che rappresenta davvero l’aspetto più interessante della band. Si possono apprezzare gli stacchi di violino soprattutto in “Effigy Of Aftermath” opener grintosa e melodicamente vincente nel suo ritornello. Il pezzo più azzeccato però è la successiva “Foretelling” a metà strada tra sinfonico e folcloristico, trovo che questo pezzo potrebbe essere il punto di partenza per Sara e compagni per evolvere il loro sound verso terre inesplorate.
Buon disco ma davvero troppo corto, nello spietato mercato del metal sinfonico questo aspetto rischia di essere un limite di non poco conto.
Country: Belgium
Style: Symphonic Metal
Label: Massacre Records
Top Song: Foretelling