Recensioni
SILENT WINTER – Utopia
Devo fare mea culpa, perché non conoscevo i Silent Winter, band greca autrice di un power metal molto melodico con alcune digressioni sinfoniche. “Utopia” è il terzo disco (per la terza label diversa) in 5 anni e, non potendo fare paragoni diretti con i suoi predecessori, devo ammettere di aver ascoltato un lavoro dannatamente piacevole e ricco di sfaccettature e sfumature.
Intanto iniziamo col dire che i Silent Winter sono dei signori musicisti e la loro proposta affonda le radici nel power di scuola tedesca, Helloween in primis, come si evince dall’ascolto dell’opener “We Burn the Future”, impreziosita da un ritornello ficcante vicino al mitico “Power”. Il coro di “Hellstorm” è abbastanza telefonato, ma le tastiere dell’intro sul riff riescono a conferire al brano un mood abbastanza attuale, tra Sabaton e Majestica. La voce un po’ sguaiata di Mike Lee è ciò che meno mi ha colpito nel corso delle 9 canzoni che vanno a comporre “Utopia”, ma già si sapeva, dopo averlo ascoltato recentemente con i vari Bloodorn, Blacksword e Prydian. “Silent Shadow” mi ha ricordato i Kamelot più powereggianti, per l’approccio sinfonico ed il ritornello arioso ed uno special centrale accattivante con stacchi di piano.
“Utopia” mi ha fatto venire voglia di recupere i precedenti lavori dei Silent Winter. La musica proposta non è originalissima e non ci sono tracce degli elementi progressive citati nella presentazione della band, ma sono stato intrattenuto con 47 minuti di musica assai orecchiabile, ben suonata, prodotta ed arrangiata finemente e senza fronzoli.
Da scoprire.
Country: Greece
Style: Power metal
Label: No Remorse
Top Song: Reborn