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KAMELOT – The Awakening

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Atteso, attesissimo, in maniera quasi spasmodica, il nuovo disco dei Kamelot da parte dei fan. 5 anni dopo “The Shadow Theory” abbiamo finalmente tra le mani “The Awakening” un lavoro, diciamolo subito, che non scontenterà gli appassionati di metal orchestrale e sinfonico. Ma andiamo con ordine.

La band di Thomas Youngblood, al quarto album con Tommy Karevik alla voce, recupera in parte le caratteristiche del passato, quello più power tanto per capirci, con song molto orecchiabili, che non perdono però quella ricercatezza di “Haven” e “Silverthorn”. Ne viene fuori una via di mezzo che non dovrebbe scontentare nessuno, anche perché “The Awakening” è pieno di belle canzoni.

The Great Divide” è l’opener perfetta targata Kamelot, introdotta dal tema del ritornello da cantare a squarciagola (alzi la mano chi ha pensato a “Center of The Universe”), mentre “Opus of the Night (Ghost Requiem)” ha più di un punto di contatto con la mitica “Ghost Opera” (neanche troppo nascosto nel titolo). Nota di merito per il singolo “One More Flag on the  Ground”, pezzo con una carica pazzesca ed un mood dal vago sapore Myrath. Se le due solite ballad del disco sono un po’ telefonate, di certo possiamo eleggere “Blodmoon” a hit di “The Awakening”, tra passaggi progressive ed arrangiamenti sontuosi.

Dovremmo snocciolare tutta la track list, ma, in primis, non è nel nostro stile e, secondariamente, non vogliamo togliervi la sorpresa di scoprire ogni perla di questo album. Inutile citare la prestazione (mostruosa) dei singoli musicisti e la produzione (altrettanto mostruosa) di Sascha Paeth e Jacob Hansen. I Kamelot sono tornati con un disco maestoso, completo, appagante e coinvolgente, che finirà dritto nella mia top ten (o top 3?) del 2023.

Country: International

Label: Napalm Records

Style: Symphonic metal

Top Song: Bloodmoon

Top Album: Karma

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